Nata come progetto d’arredo personalizzato per la biblioteca del critico d’arte Luigi Cavadini, questa libreria esprime valenze originali e si colloca, come struttura modulare, fra le migliori citazioni del purismo razionalista del passato, da Asnago e Vender a Enzo Mari. Una libreria, dunque, un po’ architettura, ma percepibile anche come “opera moltiplicata”. Si compone infatti di “gabbie” metalliche molto esili che sviluppano moduli di cm 40x40, sostenute da piedini regolabili in acciaio inox. Ogni singola struttura è formata da due moduli di base per un numero variabile in altezza; unendo e sovrapponendo queste strutture si possono applicare binari orizzontali, ove far scorrere un’apposita scala, offrendo così valide risposte alle varie esigenze arredative, nel pieno rispetto di criteri di estetica, funzionalità, resistenza. Le strutture sono autoportanti e non necessitano di alcun fissaggio.